Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato al Congresso Usa davanti a deputati e senatori durante la sua visita nel Paese.
C’era grande attesa per l’intervento al Congresso Usa del premier israeliano Benjamin Netanyahu che tra applausi, fischi e alcune proteste di manifestanti, ha avuto modo di sottolineare la sua posizione sulla situazione che vede Israele in lotta con Hamas e non solo. Il politico israeliano non ha fatto mancare alcune sottolineature sul rapporto di unione che deve esserci con gli Stati Uniti anche per far fronte alla “minaccia Iran”.
Il discorso di Netanyahu al Congresso Usa
“Quello che sta accadendo non è uno scontro di civiltà ma tra barbarie e civilizzazione, tra coloro che glorificano la morte e coloro che glorificano la vita. Ci troviamo ad un bivio della storia […]”, ha detto Netanyahu al Congresso degli Stati Uniti davanti a deputati e senatori durante la sua visita nel Paese. “Per far trionfare le forze della civiltà, Stati Uniti e Israele devono stare insieme. I manifestanti contro Israele sono con Hamas, dovrebbero vergognarsi: sono gli utili idioti dell’Iran”.
L’affondo sull’Iran
Proprio sull’Iran, il premier israeliano ha rincarato poi la dose: “Sono pienamente impegnato negli intensi sforzi per assicurare il rilascio degli ostaggi”, ha proseguito Netanyahu. “Siamo minacciati dall’asse del terrore iraniano ma sono venuto qui per assicuravi una cosa, che vinceremo”. Successivamente, focus anche sull’antisemitismo definito come la più antica forma di odio e discriminazione che “va combattuto e condannato senza eccezioni”.
In generale, il discorso del premier israeliano si è concentrato ovviamente nella difesa del proprio operato a Gaza, ma anche assicurarsi il continuo sostegno degli Usa per continuare la battaglia contro Hamas sino al suo annientamento oltre che cercare di contenere i gruppi filo iraniani come Hezbollah e Houthi. La presenza di Netanyahu negli States è stata accolta con proteste
